Vetrina della giornata dedicata a Nicole Peressotti, difensore classe 1998 in forza al Cittadella.

Ciao Nicole, per iniziare una breve descrizione della tua carriera

“Dopo le prime esperienze nella ginnastica artistica, ho iniziato a tirare i primi calci ad un pallone all’età di 8 anni, giocando con i maschietti del mio paese; a seguire sono entrata nella squadra femminile del Tavagnacco dove ho esordito in serie A a soli 14 anni; in quegli anni ho maturato anche importanti esperienze con le nazionali under 17 ed under 19, conquistando due bronzi ai Mondiali ed Europei di categoria con la selezione under 17; ai 17 anni purtroppo mi sono fatta male ad un piede e da lì è iniziato il mio calvario che mi ha portato a subire tre operazioni ed a restare lontana dai campi di gioco per 5 anni”.

La forza di rinascere

“La voglia di non restare ferma e la determinazione a reagire oltre all’incoraggiamento della mia famiglia e degli amici mi ha portato a ricredermi sull’iniziale idea di abbandonare il mondo del calcio, permettendomi il ritorno sui campi di Eccellenza con la Triestina nelle cui fila ho vinto il campionato di categoria approdando in serie C; a partire da questa stagione sto disputando la mia prima annata in serie B con il Cittadella”.

Gli insegnamenti del mondo del calcio

“Ho più ricevuto che dato al calcio, i valori, le emozioni, i ricordi, l’adrenalina e le amicizie nate grazie al pallone non hanno eguali; mi ritengo fortunata per aver avuto l’opportunità di conoscere vari ambienti con differenti dinamiche ed organizzazioni dalla serie A all’Eccellenza”.

Un giudizio sulla stagione

“Non ci possiamo lamentare della nostra classifica, abbiamo raggiunto con notevole anticipo la salvezza anche se le notevoli qualità individuali e di gruppo ci avrebbero permesso di fare qualcosa di più a livello di prestazioni e risultati; abbiamo perso diversi punti per strada ma resta comunque alla fine un importante bagaglio di esperienza che ci rimane utile per crescere; a livello personale mi ritengo soddisfatta specie della prima parte della stagione, laddove ho avuto spazio e fiducia, nonostante fossi una novella della categoria e provenissi da infortuni del passato; ad ogni modo, in generale, essendo molto autocritica, posso comunque dire che avrei potuto, anche io, dare qualcosa in più”.