A tu per tu con Margherita Salvi, classe 1995, portiere del Como Women.
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Ciao Margherita, se ti era possibile presentarti, descrivendoci il tuo ruolo e le personali caratteristiche
“Sono Margherita Salvi, ho 26 anni e vengo da villa d'Almè in provincia di Bergamo. Ricopro il ruolo del portiere da sempre e alcune delle mie caratteristiche positive sono l'impegno e la dedizione che metto in ogni allenamento”.
Le esperienze pregresse in carriera
“Ho iniziato a giocare all'età di 8 anni nella squadra maschile di Villa d'Almè e sono rimasta fino a quando, a 12 anni, sono dovuta passare in una squadra femminile, trasferendomi all'Atalanta femminile. Lì sono rimasta fino al fallimento della stessa, giocando dalle esordienti fino ad arrivare in prima squadra in serie A2.
Nell'estate 2012 sono passata all'Orobica dove sono rimasta 5 anni, vincendo un campionato di serie B e disputando quello di serie A l'anno successivo.
Ho militato in seguito per 2 stagioni all'Atalanta Mozzanica, una a Verona, sponda Chievo e una a San Marino”.
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I motivi del tuo passaggio al Como Women
“Sono arrivata al Como, in quanto è una società con grandi ambizioni e un progetto serio a lungo termine”.
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Le persone più importanti che hanno caratterizzato il tuo inizio di carriera
“Sicuramente tutta la mia famiglia mi ha sempre sostenuto e incoraggiato nelle scelte che facevo. Ho avuto inoltre la fortuna di conoscere allenatori e preparatori dei portieri, specie nei primi anni con i maschi, i quali mi hanno sempre supportato e dato la possibilità di giocare e allenarmi senza fare distinzioni con i miei compagni”.
Un giudizio sull'ambiente del Como
L'ambiente che ho trovato a Como è davvero bello e positivo. C'è grande sinergia tra staff, gruppo squadra e dirigenza”.
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Obiettivi stagionali personali e di gruppo
L'obiettivo primario è quello di creare un gruppo unito, sia nei momenti positivi che in quelli negativi; con lo staff miriamo a creare una squadra con un'identità e una personalità che giochi ogni partita da protagonista.
Personalmente punto a trovare continuità in campo ed a crescere di giorno in giorno per poter essere in campo al meglio e poter aiutare la squadra al massimo delle mie potenzialità. Non si tratta quindi solo dell'aspetto tecnico tattico, ma anche mentale”.