Vetrina della giornata dedicata ad Irene Sandrin, difensore centrale, classe 2001, in forza alla Triestina, autrice di tre reti stagionali (tutte di testa).

Ciao Irene, per iniziare una breve descrizione della tua carriera

“Ho provato diversi sport da piccola, quali la pallamano, il basket ed il pattinaggio, rinunciando a malincuore a giocare a calcio in quanto non c’era una squadra femminile a Trieste e la più vicina era all’estero, in Slovenia; finalmente al primo superiore le cose sono iniziate a cambiare, potendo giocare a calcio a 7 in prova nel Montebello per poi passare nella Triestina San Marco dove mi sono confrontata con ragazze piu’ grandi di me prima di intraprendere un’esperienza lontano da casa a Tavagnacco dove mi sono misurata con le mie coetanee prima del rientro nella mia casa madre a Trieste, nella scorsa stagione”.

Il tuo ruolo

“Sono un difensore centrale, adattabile a terzino, capace di sfruttare al meglio la propria fisicità, specie nei colpi di testa”.

La stagione

“Siamo soddisfatte della nostra annata, atteso che eravamo partite con l’obiettivo di raggiungere la salvezza; nel corso del torneo abbiamo preso consapevolezza della nostra forza e di sicuro avremmo potuto piazzarci tra le prime cinque del torneo se non avessimo perso punti preziosi per strada, specie nel finale di stagione per via di alcuni infortuni”.

La dedica

“Un ringraziamento particolare va esteso in primis ai miei genitori che mi hanno sempre sostenuto, in particolare, nei tempi delle lunghe trasferte a Tavagnacco nonché alle mie attuali compagne di squadra con le quali abbiamo condiviso un’annata ricca di emozioni, culminata nella gara vinta a Portogruaro, grazie ad una mia rete di testa, fortemente voluta come segno di riscatto, a seguito della precedente sconfitta patita con l’Oristano”.