Vetrina della giornata per Yvonne Gagliardoni, classe 1992, difensore del Torgiano, squadra umbra partecipante al campionato di Eccellenza.

Ciao Yvonne, per iniziare un bilancio della stagione

“Siamo nella parte intermedia della classica in un girone con 6 squadre ma lontane ormai da poter ambire a salire di categoria; non è stata una felice annata ma la maturazione delle ragazze più giovani potrà tornarci utile di sicuro nella prossima stagione”.

La tua attuale condizione

“Sono fuori per infortunio a causa della frattura dello scafoide rimediata in una gara del campionato poco tempo fa; ero rientrata dopo un mese causa Covid e stavo ritrovando la migliore condizione ma questo nuovo stop ha determinato la chiusura anticipata della mia stagione”.

Calcio e femminilità

“E’ un binomio che puo’ coesistere, sono anche una modella oltre che calciatrice; sono ormai superati i pregiudizi che vedevano nel calcio uno sport solo per maschiacci; la maggiore visibilità sta aiutando a far crescere il movimento, aprendo la mentalità delle persone anche se occorre fare ancora molta strada; la nuova stagione invita ad indossare abiti leggeri e colorati, magari di tonalità pastello, rendendo allegre e spensierate le giornate anche solo al piacere della vista”.

Il significato di giocare a calcio

 “Il calcio rappresenta la mia naturale valvola di sfogo dopo una giornata di lavoro, elemento fondamentale nella mia crescita come persona, utile nel trovare il giusto equilibrio con te stessa e con gli altri”.

La fascia di capitano

“Rivesto con orgoglio questa fascia da 6 anni ormai, rivestendo questo ruolo dai tempi del Real Deruta; faccio più fatica con le coetanee piuttosto che le più piccole ad essere ascoltata ma resto dell’idea che le esigenze ed i rancori personali devono essere sempre accantonati in favore degli interessi collettivi in quanto se non c’è gruppo non ci puo’ essere una vera squadra”.