Alice Pignagnoli : la mamma calciatrice de l’aBc del calcio femminile

La sua è davvero una storia bellissima.

Qualche indizio?

•Ha vinto 1 Scudetto e 1 Supercoppa con la Torres 
•40 giorni dopo il parto è tornata ad allenarsi 
•100 giorni dopo è tornata titolare in campo 

Ma andiamo con ordine.

Il 2020 è stato un anno che ha cambiato per sempre le nostre vite e le nostre abitudini.
Nel caso della nostra protagonista, però, è stato anche l’anno che ha dato vita ad un sogno, coraggio alle paure, fiducia al futuro.
Un futuro che ha già il nome di Eva e che come “presente” (in termini di tempo e di dono) ha quello di Alice Pignagnoli, portiere del Cesena, e di suo marito Luca.

Ebbene si oggi vogliamo raccontarvi la storia di questa mamma - calciatrice che con coraggio e determinazione riesce ad essere una numero 1 tra i pali, in famiglia, nel lavoro.

“Essere una mamma calciatrice in Italia è molto difficile. Già lo è essere una donna calciatrice, immaginate una mamma: devi vivere 3 vite contemporaneamente”.

Un’esperienza, quella della maternità, che seppur bellissima per il significato profondo che porta con sé, ancora risulta complicata da tutelare e comprendere per gli addetti ai lavori ma che, come nel caso di Alice, è stata supportata dal calore e dalla vicinanza di figure preziose come quella della Team Manager Manuela Vincenzi oltre che di tutta la sua famiglia.

Perchè incastrare sempre tutto non è semplice e perché, come come dice la stessa Alice, ora le sue priorità sono cambiate:

“Di sacrifici per il calcio ne ho fatti tanti ma ora quello più grande è separarmi, anche per diversi giorni, da mia figlia e dalla mia famiglia. Mi sono persa diversi momenti di Eva, fin da quando era molto piccola, perchè ho scelto di rientrare subito in campo. Questo mi ha tolto molto, ma spero in questo modo di averle lasciato un insegnamento più alto”. 

D’altro canto però...

“La soddisfazione più grande è stata il rientro in campo a 100 giorni dal parto, quando tutti mi davano per spacciata. Ho dimostrato, assieme alle mie compagne e allo staff, che addirittura puoi tornare più forte di prima, che la gravidanza non toglie, ma dà.” 

A cura di Valeria Locuratolo 

 

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